I ricercatori sostengono che sono oltre 23 milioni le carte di credito e debito offerte nei forum Dark Web nella prima metà del 2019. La società di sicurezza informatica Sixgill ha pubblicato il suo rapporto sulle frodi finanziarie , documentando le tendenze e gli scambi che si svolgono nel Dark Web in relazione ai dati finanziari rubati. Il team di ricerca ha affermato che su 23 milioni di carte, quasi due su tre provenivano dagli Stati Uniti. A seguire il Regno Unito e solo 316 carte di credito offerte venivano dalla Russia.
I ricercatori ritengono che siano in gioco due fattori che mantengono basso il numero di carte di pagamento russe. Il primo è la prevalenza di hacker provenienti dallo stesso paese e il secondo è la posizione economica della Russia. “Le difficoltà finanziarie della Russia non sono una novità: il suo PIL pro capite è di $ 11.000, un sesto dei $ 62.000 americani”, si legge nel rapporto. “Con una disparità economica così sbalorditiva tra i due paesi, possiamo certamente aspettarci una notevole differenza tra il numero di carte americane e russe offerte in vendita nei mercati del Dark Web”.
In totale, il 57 percento dei documenti finanziari rubati era legato alle carte Visa, seguito da Mastercard al 29 percento. AMEX rappresentava il 12 percento. Ma la merce più preziosa che viene offerta sono i record che contengono anche numeri CVV: il codice di sicurezza a tre cifre che si trova sul retro delle carte di pagamento.
Nonostante gli interventi delle forze dell’ordine, i criminali informatici sono anche disposti a spostare i loro prodotti su altri canali. Il rapporto afferma che Instant Relay Chat (IRC) e piattaforme crittografate, come Telegram, stanno anche fornendo un modo per scambiare dati rubati. “La centralizzazione di attività fraudolente in una manciata di mercati rispecchia modelli economici e commerciali simili nei mercati finanziari del mondo reale”, affermano i ricercatori.
Tuttavia, come abbiamo visto in passato con la chiusura di mercati come Alphabay, Hansa e Silk Road, portano i criminali informatici a migrare rapidamente le loro attività verso altri mercati .
Fonte originale: SIXGILL